Tra i relatori Enrico Bonari, accademico emerito dei Gergofili, che ha sottolineato come sia il momento di tornare a produrre qualunque cosa purché lo si faccia con sistemi colturali aggiornati, e Marco Mazzoncini dell’Università di Pisa, che ha portato una serie di dati agronomici comparativi che testimoniano come la lavorazione conservativa del suolo al posto dell’aratura sia sempre vincente sotto il profilo ambientale ed economico.
Sandro Battini, direttore commerciale di Kverneland Group Italia, la quale è stata invitata dalla CIA come azienda leader nell’innovazione, ha ricordato che un'alternativa sostenibile e meno impegnativa del sodo, soprattutto su terreni calpestati e argillosi, sia la semina del frumento in un solo passaggio, abbinando al coltivatore Qualidisc una barra di semina con tramoggia frontale per il seme e il concime. Si tratta di una soluzione vincente che assicura il massimo risultato anche in condizioni difficili, dal momento che effettua una lavorazione superficiale che facilita l’ottima deposizione dei semi e la loro copertura con il rullo terminale per una pronta emergenza.
I segnali dai satelliti e i concetti di Isobus e di compatibilità al 100% tra trattore e attrezzi sono i concetti base dell’agricoltura di precisione che, come ha sottolineato Battini, è il secondo pilastro sul quale fondare il recupero di redditività dai cereali. Ma questo solo se si mettono in campo attrezzature innovative e tecnologicamente avanzate come la seminatrice Optima HD e-drive, lo spandiconcime GEOSPREAD e le botti Ikarus e Ixtra-Ixter, con le quali è possibile prima di tutto evitare sprechi di prodotti e le sovrapposizioni, e successivamente effettuare la distribuzione dei mezzi tecnici a rateo variabile sulla base delle mappe di prescrizione.
L’incontro è stato seguito con interesse da un centinaio di agricoltori che hanno colto il segnale di un rinnovamento, assolutamente necessario per poter continuare a lavorare la terra con un minimo di profitto.