Eleonora Benassi, Amministratore Delegato di Kverneland Group Italia, ha aperto la mattinata ricordando l’impegno sempre più forte che l’azienda profonde nell’accompagnare agricoltori e contoterzisti sulla strada delle innovazioni agromeccaniche e dell’agricoltura di precisione, grazie all’attività capillare di una rete di concessionari che, a livello locale, costituiscono l’indispensabile e qualificato punto di contatto con il cliente finale.
Sandro Battini, Direttore Commerciale di Kverneland Group Italia, ha poi guidato gli agricoltori nella descrizione e nella messa in campo di tre cantieri:
- CT Line per la minima lavorazione, che comprende CLC, Qualidisc, Kultistrip e Turbo.
- Seeding, che comprende le seminatrici Optima V 6 file, Optima HD trainata 8 file e U–drill da 3 metri.
- Crop Care, che comprende la nuova botte Ikarus con manica d’aria e lo spandiconcime TL GEOSPREAD.
La Ct Line Kverneland per una minima lavorazione a regola d'arte
Il CLC pro ha i suoi punti di forza nell’incorporazione dei residui vegetali e nella capacità di interramento senza rovesciare la fetta di terreno, riuscendo così a preparare un letto di semina anche con un solo passaggio e su terreni tenaci, coperti di residui e infestanti. La disposizione asimmetrica dei denti e la distanza tra le tre file di organi di lavoro fanno sì che non si verifichino mai intasamenti, anche in presenza di abbondanti residui e di grandi dimensioni. La fila di dischi Gang e il disco di bordura precedono il rullo Actipack, che completa il lavoro di affinamento e di livellamento.
Il Qualidisc 4000, con quattro metri di larghezza in lavoro, è ideale per operare in svariate condizioni di terreno, dalle più secche alle più umide, subito dopo la trebbiatura e la trinciatura o addirittura in post aratura al posto dell’erpice rotante. La qualità di taglio dei dischi da 573 mm di diametro è eccezionale e la loro dentellatura facilita la penetrazione con qualsiasi tipo di residuo. La loro particolare forma consente alla macchina di non variare l’angolo di penetrazione e di lavorare alla stessa profondità per tutta la larghezza di lavoro. La regolazione della profondità avviene attraverso semplici spessometri.
Il Kultistrip è l’attrezzatura che permette di lavorare solo le strisce di terreno dove verrà deposto il seme, che sono alternate da strisce non lavorate dove rimangono intatti i residui colturali, che favoriscono l’aumento progressivo di sostanza organica nel suolo. Il Kultistrip è costituito da cinque diversi organi di lavoro:
- dischi di taglio che aprono il terreno e sminuzzano i residui;
- ruote posteriori che creano una porzione di terreno pulita;
- vomeri che lavorano il terreno a diversa profondità, sino a 30 cm;
- dischi laterali che definiscono la larghezza delle file;
- rulli di diversa foggia per consolidare il suolo.
Ognuno di questi elementi di lavoro può essere regolato indipendentemente dagli altri, e questa è un'esclusiva del Kultistrip che gli permette di operare al meglio in qualsiasi condizione di terreno.
Il Turbo modello portato dopo molti anni torna in campo completamente rinnovato, con 4 file di denti che lo rendono molto flessibile e con profondità di lavoro su stoppie che possono variare da 3 a 15 cm, per la preparazione del letto di semina in post aratura ma anche per lavorazioni superficiali primaverili. I denti a “S” del Turbo operano una intensa miscelazione dei residui, con una richiesta ridotta di potenza del trattore: per esempio per un Turbo da 3 metri di larghezza di lavoro sono sufficienti 110 Hp. I denti principali sono seguiti da denti livellatori e l’attrezzo termina con un rullo che può essere Actipack, Actiflex o Actiring.
Nelle prossime due puntate descriveremo i cantieri per semina, diserbo e concimazione. Qui di seguito pubblichiamo altre foto a tema.