Tutto esaurito, con ospiti in piedi e una partecipazione di 200 agricoltori, tecnici e contoterzisti al secondo Customer iXperience meeting organizzato da Kverneland Group Italia in collaborazione con il CAP del Friuli, presso la sede di Basiliano (Udine).
Il grande successo della seconda tappa di 21 incontri organizzati dalla filiale di Castiglione delle Stiviere (Mantova) su tutto il territorio nazionale e che sono stati presentati in apertura di serata dall’amministratore delegato di Kverneland Group Italia Eleonora Benassi, dimostra che il mondo agricolo desidera ricevere più informazioni e più dettagli tecnici ed economici sulle innovazioni agronomiche da applicare ai seminativi.
Un segnale importante di grande partecipazione
È un segnale inequivocabile e importante che indica però come sia indispensabile impostare la comunicazione in maniera differente dai soliti convegni di cui è piena l’Italia, offrendo alla platea indicazioni molto pratiche e operative sull’uso delle attrezzature e dei sistemi di precisione per applicare l’intensificazione colturale, che significa produrre di più con meno impatti sull’ambiente.
Si rafforza l'orgoglio dell'agricoltore "sostenibile"
“Mai come in questi ultimi mesi - ha ricordato Roberto Bartolini, consulente editoriale e agronomico di Kverneland Group Italia - su tutti i media ogni giorno non si fa che parlare di clima, ambiente e sostenibilità. L’agricoltore che lavora sulla terra e a cielo aperto deve farsi carico di queste emergenze del pianeta ed essere orgoglioso di poter contribuire, da attore importante qual è, a porre rimedio a queste problematiche”.
Lavorazioni minime, sodo e dosi variabili
Come fare? Cambiando sistema di lavorazione dei terreni e di gestione di semina, concimazione e difesa. In pratica si tratta di applicare minima lavorazione e sodo al posto delle tradizionali arature ed erpicature, che danneggiano la vitalità e la fertilità dei terreni, e mirare gli interventi dei mezzi tecnici attraverso l’uso di mappe del suolo, di raccolta e di prescrizione.
La digitalizzazione applicata ai sistemi colturali è la strada maestra da imboccare, senza più tentennamenti, perché è la sola a poter garantire un futuro agronomico all’azienda agricola.
Bartolini ha presentato i dati economici 2019 di Kverneland Group Academy su mais da granella che dimostrano come facendo bene tutti i conti delle operazioni messe in campo le lavorazioni tradizionali con guida manuale occupano l’ultima posizione nella scala della redditività netta, in confronto alla minima lavorazione con dose variabile di seme.
L'innovazione Kverneland per diventare "sostenibili"
A Sandro Battini, direttore commerciale di Kverneland Group Italia, è toccato il compito di illustrare in rapida carrellata le particolarità di alcune attrezzature del Gruppo, per quanto riguarda la lavorazione del terreno, la semina e la concimazione.
Grande interesse hanno suscitato alcune delle novità presentate pochi giorni fa all’ultima edizione dell’Agritechnica di Hannover, come per esempio il nuovo dissodatore arieggiatore CLI da 3 o 4 metri con 4, 6 oppure 8 denti per smuovere il terreno senza rovesciare la fetta sino a 50 cm di profondità.
Altra novità importante, con le bombe d’acqua che inzuppano i campi di questi tempi, è il dissodatore DTX, una combinazione di una fila di denti speciali LD e due file di dischi tipo Qualidisc Farmer e rullo finale, che elimina ogni tipo di compattazione grazie alle alette che sollevano il terreno e riassestano gli aggregati.
Il Turbo T i-Tiller è un nuovo coltivatore combinato intelligente ISOBUS, la cui profondità di lavoro viene regolata direttamente dalla cabina del trattore ed è dotato di un sistema che protegge il telaio da qualsiasi genere di stress.
Sul fronte semina Battini ha sottolineato le peculiarità costruttive uniche del sistema pneumatico Accord e del distributore elettrico ELDOS, con volumetria da 1 a 400 kg di seme/ha, calibrazione elettrica e svuotamento rapido, applicate a diversi modelli.
Kverneland Optima V e TFProfi sono da alcuni anni le seminatrici più vendute grazie all’inimitabile trasmissione e-drive II, e il nuovo modello SX è capace di seminare alla velocità di 20-22 km ora dal momento che spara i semi al suolo alla velocità di 70 km/ora.
Per quanto riguarda la concimazione, Battini ha messo in luce le peculiarità dei vari modelli del GEOSPREAD tra i quali la novità costituita dal MULTIRATE ISOBUS TLX, capace di gestire ben otto dosi differenti indicate dalla mappa di prescrizione, con una larghezza di lavoro a destra e sinistra divisa ancora in più sezioni.
Il sistema CenterFlow e la tecnologia GEOSPREAD caratterizzate da 8 pale per disco assicurano la perfetta sovrapposizione nella direzione di guida e tra i passaggi. La pre-camera porta delicatamente il prodotto alla velocità di rotazione dei dischi riducendo drasticamente la frantumazione e la polverosità tipica degli altri sistemi. È garanzia di flusso costante e uniformità di distribuzione.
La numerosa platea ha ascoltato con estrema attenzione le due presentazioni ed al termine dell’incontro, nel corso del buffet offerto dal Consorzio Agrario, sono state numerosissime le domande e gli scambi di opinione con i relatori e i tecnici di Kverneland Group Italia.
Un sentito ringraziamento va rivolto ai responsabili del settore meccanizzazione del CAP del Friuli per la perfetta organizzazione dell’evento che ha raccolto unanimi consensi da parte degli ospiti intervenuti.